47
Valutazione M.
110 minuti
Nei cinema 10 luglio
★★★★
Quando Franco, il dittatore spagnolo, morì nel 1975 dopo decenni di dominio fascista, l’effetto sull’industria cinematografica del paese fu immediato.
Quarant’anni di lamentele e frustrazioni represse sono esplose sullo schermo in una visualizzazione di colore, movimento e melodramma. E non mostra segni di dissipazione. Sono felice di dire che la moderazione svolge ancora un ruolo minore nella lingua del cinema spagnolo.
Ma può diventare serio. Il regista, Marcel Barrena, che favorisce il realismo sociale tratto da storie vere, guarda indietro all’era di Franco nelle scene di apertura di EL 47.
Eduard Fernandez è una delle grandi star della Spagna, ma difficilmente lo sapresti in questo ruolo.credit: Lucia faraig
È il 1958 e una comunità di persone della classe operaia che sono state costrette a Extremadura e Andalusia dall’aumento dei prezzi immobiliari e nei rappaci proprietari, hanno acquistato piccoli appezzamenti di terra a Torre Baro, una zona collinare alla periferia di Barcellona. I termini di questo accordo sono incredibilmente duri. Possono costruire baracche se riescono a metterle in una sola notte. Se i loro tetti non sono attivi all’alba, la Guardia Civile entrerà e li abbatterà.
Contro tutte le probabilità, gestiscono questo con uno sforzo collettivo, si riunisce per erigere una casa alla volta. E 20 anni dopo, la maggior parte di queste persone è ancora a Torre Baro, avendo trasformato le baracche in case relativamente comode. Ma l’energia e l’approvvigionamento idrico sono inaffidabili, le strade sono non asfaltate e potole e non c’è trasporto pubblico.
Caricamento
Manolo Vital e sua moglie Carmen (Clara Segura), una ex suora che ha lasciato il suo ordine di sposarlo, sono leader della comunità non ufficiale. Insegna ai bambini a leggere e scrivere, mentre è lui che ha spinto tutti a lavorare insieme nelle loro case per stabilire l’insediamento.
Ha suonato da Eduard Fernández, una delle grandi star della Spagna, ma difficilmente lo sapresti. Fernández si è riversato nel ritratto di un uomo normale reso notevole dover passare gran parte della sua vita a gestire circostanze straordinarie.