In effetti, descrive quasi la malattia mentale come una sorta di stanza di fuga … una senza fuga e una profusione di indizi ovunque tu guardi.
Ogni spazio è progettato in modo coinvolgente e c’è una qualità ossessionante per la recitazione vocale e la sceneggiatura polifonica, alcuni dei quali sembrano presi alla lettera dalle persone con schizofrenia.
I trucchi audiovisivi allucinatori ti tengono al limite, dolorosamente vigile e una sezione comporta un programma di intelligenza artificiale reattivo, poiché un’illusione grandiosa stringe la presa.
Esplorare la psicosi attraverso la tecnologia della realtà mista è un’idea favolosa e la porta in questione si sente davvero in prima linea in un nuovo coraggioso tipo di arte. Ma è l’elemento umano che lo fa funzionare – la profonda autenticità dell’esperienza vissuta e la spunta incredibile del pericolo e dell’angoscia, nonché della bellezza jolly – e, sì, l’amore – tra il groviglio squilibrato di malattie psicotiche.
Recensione da Cameron Woodhead
MUSICA
ACO Unleashed, ★★★★
Australian Chamber Orchestra, Hamer Hall, 22 giugno
Imperterrita dal ritiro della violinista della Moldini della Moldine Kopatchinskaja del suo tour attuale, la Australian Chamber Orchestra (ACO) ha colto l’occasione per trarre solisti dai propri ranghi in un programma confermando tutti i suoi punti di forza.
In assenza del direttore artistico Richard Tognetti, i violinisti di lunga data Helena Rathbone e Satu Vanska hanno condiviso la direzione dell’orchestra. Sono stati raggiunti dal nuovo membro dell’ACO, Anna da Silva Chen, in un resoconto vivace del concerto di Bach per tre violini. Chiaramente deliziosi nella loro collaborazione, hanno intrecciato i fili contrappuntistici della musica in un arazzo riccamente dettagliato, favorito dalla consueta unità ritmica dell’ACO.
Anna da Silva Chen gioca con la Australian Chamber Orchestra come parte di ACO scatenata.
Vanska portò una spigolosa bravura alla disposizione di Bernard Rofe del tzigane di Ravel a cui la presenza della Celesta nelle forze di accompagnamento contribuì a un ulteriore tocco esotico.
Ensemble esemplare e bellezza del tono onora la disposizione di Tognetti del quartetto di corde di Beethoven in F Minor, op. 95 “Serioso”. Variazioni sfumate di trama hanno rafforzato l’urgenza e l’intimità dell’originale.
Il movimento del quartetto di Schubert in C Minor, D. 703 luccicò come un gioiello, pieno di luce e ombra, dove furono tenuti elementi drammatici e lirici in equilibrio ammirevole.
Dando la premiere di Melbourne del Concerto per violoncello di Jaakko Kuusisto, il violoncellista principale Timo-Veikko Valve ha dato un tributo appassionato al defunto compositore, un amico di famiglia di lunga data e compagno Finn. Kuusisto, che morì di cancro al cervello nel 2022, all’età di 48 anni, concepì questo lavoro ben realizzato con il notevole tecnico di Valve e …