Credito:
Fiction
La città cambia faccia
Eimear McBride
Faber, $ 32,99
Lo stile in prosa vicino, affrettante e linguisticamente giocoso di Eimear McBride si è guadagnato i suoi confronti con il suo anteprima modernista irlandese James Joyce. Ma dove Joyce fissa la sua attenzione narrativa sulle minuscole azioni che compongono la vita quotidiana, McBride tende a riservare le sue intuizioni microscopiche per attività di importanza emotiva più ovvia: spesso, sesso e argomentazione.
Il suo romanzo del 2016 The Lesser Bohemians, in cui la trama consiste principalmente di queste due cose, è un resoconto che gli inizi di una relazione torturata tra uno studente di drammaticità e un attore del doppio della sua età, ognuno dei quali sta facendo i conti con l’eredità dell’abuso infantile. Il suo follow-up, la città cambia la sua faccia, trova la coppia, Eily e Stephen, circa due anni dopo, non avendo nessuno del sesso e molti argomenti.
La spinta principale dell’azione è più minima, il suo mondo narrativo ancora più piccolo. Si consiste in una scena domestica tesa in cui Eily e Stephen siedono nel loro salotto in una situazione di stallo conversazionale che si addice a una coppia di sposi. Eily ha abbandonato la scuola drammatica e raramente lascia la casa. La relazione, apprendiamo, inizialmente è stata eliminata dalla figlia perduta da tempo di Stephen, Grace che viene a rimanere. Qualcosa che Eily ha fatto che non sono in grado di parlare-“più di un genere di cose da fare”, dice Stephen-è appeso su di loro, ma ci viene raccontato solo nelle pagine finali.
McBride rompe la lunga notte d’aria con i ricordi di Eily dei mesi che lo precedono, il che ci porta lentamente al recente episodio traumatico.
Se flirtare, che McBride ha reso affascinante nel primo romanzo, riguarda il circolare la cosa non menzionabile che potrebbe accadere tra due persone, questo libro riguarda il circolare le cose non menzionabili che hanno.
Autore irlandese Eimear McBride.Credit: Sophie Bassouls
Poiché l’evento non è indicibile (anche se abbastanza facile da indovinare), gran parte della narrazione rimane profondamente scavata nella mente di Eily. McBride è al suo meglio in questo luogo sotto il linguaggio: il registro delle contrazioni cognitive, i movimenti riflessivi e gli istinti non seguiti. Quando Eily viene sprecato nel pub con grazia, “i bordi di Sayable oscillavano selvaggiamente a sinistra e a destra”. Quando Stephen sembra essere sull’orlo di porre una domanda difficile, “si è diffusa alle generalità dei Did e dei NOTS del giorno”. Quindi, tra le molte parole non dette, ci sono gesti senza parole. Durante una discussione semi-playful sui piatti, nota leggermente “questo scivolare mentre il suo piede nudo mi fa oscillare avanti e indietro sullo sgabello a gambe lunghe”.
La notte a casa si svolge in un tempo presente frastagliato segnato da McBride …