È passato molto tempo da quando ho visto il “abbaiare cani da barent” di Bong Joon Ho, ma ho visto spesso “Memories of Murder” del regista Bong nel corso degli anni, e non riesco a pensare a molti film che così facilmente e, soprattutto, sinceramente seguire dal sospetto al dolore alla commedia fisica per il loro tempo di ritorno. È un film alternativamente divertente e spaventoso che si chiude con uno degli scatti finali più indimenticabili nella storia del cinema. È efficace per molte ragioni, ma il suo rifiuto di obbedire alle convenzioni di serial killer lo fa cantare.
Quando si trattava di ribaltare formule rigide, il regista Bong si è preparato un bar foltamente alto con il suo film di follow-up, “The Host”. È un film mostro gigante con un messaggio ecologico, ma quest’ultimo elemento, così spesso sopravvalutato per garantire che i sedili a basso costo comprendano i pericoli di intromettersi nelle cose che l’umanità deve lasciare da solo, ha portato un posto a uno dei drammi familiari più stranamente avvincenti mai tentati in un film con una bestia a grandezza naturale di Godzilla.
Ero in guardia per le tendenze sovversive del regista Bong, ma mi ha piazzato con la scena in cui la famiglia del parco viene a rendere omaggio al Young Park Hyun-Seo. Inizialmente, i parchi sopravvissuti sono sopraffatti dal dolore e il regista Bong ha gli attori che lo giocano con tutto il dolore. È una sequenza incredibilmente commovente, Ma allora Continua solo. Alla fine, i parchi crollano sul pavimento e si contorcono in agonia, a quel punto stiamo ululando nella mostra molto reale, ma straordinariamente divertente di angoscia estrema. Park Hyun-seo è vivo, si scopre e il resto del film trova i parchi che si riscattano in modi inventivi che mettono in piedi il pubblico.
Durante “Superman”, non riuscivo a scuotere la sensazione di guardare qualcosa di simile a un film di supereroi di Bong Joon Ho, e questo, insieme al fatto che il film è assolutamente fantastico a sé stante, mi ha deliziato senza fine. Ho perso il conto di quante volte Marvel Studios ha parlato della loro ultima epopea in lattice come fumetto “Tre Days of the Condor” o qualsiasi altra cosa (Peyton Reed ha offerto un piacevole “What’s Up Doc?” Riff con “Ant-Man and the Wasp”), ma il DNA (tanto meno il mestiere) non è lì. Mentre Gunn citato “Godzilla Minus One” di Takashi Yamazaki Come influenza, deve ancora invocare il regista Bong. Forse è perché il suo studio, Warner Bros., vorrebbe dimenticare “Mickey 17” del regista Bong, che ha bombardato lo scorso marzo. O forse Gunn non ha pensato affatto al regista Bong!
So solo che ho fatto entrambe le volte in cui l’ho visto, e in momenti come questi, raddoppierò la mia euforia anche se è puramente immaginario.