Il Wall Street Journal ha chiesto a un giudice americano lunedì di licenziare la causa del presidente Donald Trump sostenendo che il giornale lo diffamò in un articolo del 17 luglio che affermò che il nome di Trump era per un saluto di compleanno del 2003 per il defunto finanziere e molestatore sessuale Jeffrey Epstein, definendo il caso una minaccia alla libertà di parola.
“Questa causa senza merite minaccia di raffreddare il discorso di coloro che osano pubblicare contenuti che non piace al presidente”, hanno scritto gli avvocati per la rivista e il suo proprietario miliardario Rupert Murdoch in un deposito giudiziario.
La causa è uno dei numerosi Trump che ha intentato negli ultimi mesi contro i principali media sulla segnalazione che ha caratterizzato come ingiusto o falso. Credito: Marija Ercegovac
Un portavoce della Casa Bianca ha fatto riferimento agli avvocati personali di Trump sul caso, che non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.
Trump archiviato la causa Il 18 luglio, mentre la sua amministrazione ha dovuto affrontare critiche dalla sua base conservatrice e dai democratici congressuali per la sua gestione del caso Epstein. Il Dipartimento di Giustizia all’inizio di luglio ha dichiarato che non avrebbe fatto file pubblici dalle sue indagini sul traffico di sesso su Epstein, rinnegando le precedenti promesse da parte di Trump e dei suoi alleati di farlo.
Caricamento
La causa è uno dei tanti Trump, un repubblicano, ha presentato negli ultimi mesi contro i principali media per la segnalazione che ha caratterizzato come ingiusto o falso. Ciò ha portato alla preoccupazione tra i democratici e i sostenitori della libertà di stampa che sta cercando di utilizzare casi di diffamazione per reprimere la copertura critica.
Per prevalere nei casi di diffamazione, personaggi pubblici come Trump devono soddisfare lo standard della “malizia effettiva”, il che significa che devono dimostrare non solo che una dichiarazione pubblica su di loro era falsa, ma anche che il media o la persona che faceva sapere o avrebbe dovuto sapere che era falso.
Lettera di compleanno rilasciata dal Congresso
Nella sua causa, Trump ha definito il presunto saluto di compleanno “falso” e ha cercato $ 10 miliardi ($ 15,1 miliardi) in danni per ciò che ha chiamato danni alla sua reputazione. Dow Jones di News Corp, il genitore della rivista, ha difeso l’accuratezza dei suoi rapporti.