Warner Bros.
Ferocemente politico, cupamente divertente e pieno di eccitanti inseguimenti di auto e sparatorie assordanti, “una battaglia dopo l’altra” è diversa da qualsiasi cosa Paul Thomas Anderson ha fatto prima. Diavolo, è diverso da qualsiasi cosa qualsiasi grande studio ha realizzato a lungo, molto tempo. Il fatto che esista nella sua forma attuale – come film di eventi di grande budget, con una grande star del cinema in testa – è una specie di miracolo moderno. Girato a VistaVision di Anderson e Michael Bauman, “una battaglia dopo l’altra” evoca immagini inquietanti moderne-bambini in gabbia che giocano con coperte di fogli di stagno, il muro di confine illuminato di notte come una sorta di monolite alieno, poliziotti in attrezzatura da rivolta in stile militare che battono i manifestanti nelle strade-in Stark, alla moda.
Anderson non sta tirando pugni qui, né sta predicando. Sta invece realizzando il tipo di film che potrebbe essere esistito più comodamente alla fine degli anni ’60 o all’inizio degli anni ’70, quando gli studi hanno colto l’occasione per lasciare che i cineasti si scatenino con espressione personale prima che il blockbuster prendesse il sopravvento e i ritorni al botteghino diventavano la linea di fondo. Questo tipo di cinema con un pubblico moderno diventato così abituato a SLOP omogeneizzato alimentato a cucchiaio? Non lo so, e non è davvero la mia preoccupazione. Tutto quello che so è che “una battaglia dopo l’altra” è il miglior film dell’anno.
Molto vagamente ispirato dal romanzo di Thomas Pynchon “Vineland” (nelle note di stampa, Anderson afferma di aver “rubato le parti [of the book] Ciò ha davvero risuonato “con lui, con la benedizione di Pynchon),” una battaglia “riguarda i rivoluzionari che hanno visto il tempo scivolare attraverso le dita come tanta acqua. La promessa del futuro è stata calpestata ulteriormente nella terra.” Tutti sanno che la guerra è finita, tutti sanno che i bravi ragazzi sono stati persi da un bravo rivoluzionamento da parte dei bravi rivoluzioni da parte dei bravi rivoluzioni da parte dei bravi rivoluzioni da parte dei bravi rivoluzioni da parte dei bravi rivoluzioni da parte dei bravi rivoluzioni da parte dei bravi rivoluzioni da parte dei bravi rivoluzioni da parte dei bravi rivoluzioni da parte dei bravi rivoluzioni. Cosa succederebbe se qualcosa improvvisamente lo scossava dal suo stupore?
Una battaglia dopo l’altra è sia oscura che assurdamente esilarante
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