20th Century Studios/Hulu
C’è una tensione morale al centro dei film sui criminali che spesso non diventano detti. Vale a dire, l’idea che il crimine non sia generalmente qualcosa a cui aspirare o essere orgogliosi. Questa moralità è essenzialmente saggezza convenzionale e non richiede di essere dichiarata direttamente, certamente non dopo i giorni del codice Hays che impone una sorta di messaggio morale su numerosi film criminali. La maggior parte dei film criminali (e, infine, programmi TV) realizzati dopo che il crollo del codice di produzione ha adottato uno dei numerosi approcci, come la presentazione di criminali sotto forma di uno studio di personaggio fondato (con la rappresentazione non necessariamente eguagliando l’approvazione), o come adorabili perdenti (o istituzioni) che sono moralmente altrettanto cattivi o peggiori di quelli che sono i loro obiettivi. Questo è tutto al servizio del pubblico che si diverte in modo vicario, ottenendo un po ‘di brivido per un paio d’ore su come potrebbe essere infrangere le regole.
In quanto tale, non ci sono troppi film criminali che cercano di fondere brividi vicarie con sobria moralità, per paura di sgonfiare il primo o di trattare con tema il secondo. “Eenie Meanie”, un nuovo film di Capper Crime, è quel film raro che tenta di incapsulare entrambe le qualità. Prodotto da Rhett Reese e Paul Wernick (“I ragazzi che hanno scritto Deadpool” Come menziona con entusiasmo uno dei poster del film), le pubblicità e i trailer del film lo fanno apparire come il tipo di film rauco, sciocco e ricco di azione da cui un film da un film i creatori di “Zombieland” sarebbero. Eppure lo scrittore/regista Shawn Simmons ha realizzato un film molto più sfumato e sfaccettato di quanto sembri inizialmente.
Simmons, che è stato uno scrittore per la televisione negli ultimi 20 anni e di recente ha lavorato Il “John Wick” spin -off “The Continental” E “Wayne” di Amazon Prime (su cui Reese e Wernick erano scrittori), si avvicina al suo primo lungometraggio con una sensibilità che sembra simile ai film di Jim McBride o John McNaughton. Come in quei film del regista come “The Big Easy” o “Normal Life”, “Eenie Meanie” è una miscela di brividi brividi di film e dramma da personaggio. Non è un mix facile e il film non lo tira sempre fuori con grazia. Eppure grazie all’ambizione di Simmons, alcuni incredibili …