28 giugno 2025; Anaheim, California, USA; Jake Paul lascia l’anello dopo la sua vittoria contro Julio Cesar Chavez Jr. al Honda Center. Credito obbligatorio: immagini Gary A. Vasquez-Immagn

Jake Paul ha quasi mantenuto la promessa della conferenza stampa di giovedì, sconfiggendo Julio Cesar Chavez Jr. per decisione unanime. Ha preso le carte 99-91, 97-93 e 98-92 in azione incrociata sabato sera ad Anaheim, California.

Paul (12-1, 7 KO) non è riuscito a trovare il knockout su Chavez (54-7-1, 34 KO), ma il suo volume, velocità e attività erano sufficienti per sopravvivere alla stella carismatica.

Sebbene Paul non fosse il suo io normale, ha detto a Ariel Helwani sul ring post-combattimento, è qualcosa da costruire.

“È un ragazzo duro e duro”, ha detto Paul. “Non è mai stato fermato. È un guerriero messicano. Rispetto i guerrieri messicani. Rispetto il Messico, ma sono anche un guerriero e sono uscito in cima.”

Per quanto riguarda ciò che è il prossimo per Paul, il cielo è il limite nella sua mente.

“Voglio combattenti più difficili”, ha detto Paul. “Voglio essere campione del mondo.”

Paul ha detto che si aspetta di tornare qualche tempo entro la fine dell’anno per rimanere attivo.

“Combatterò chiunque, ovunque, in qualsiasi momento, qualsiasi posto.”

Chavez fu gentile in sconfitta mentre si unì a Paul sul ring.

“Non è pronto per i campioni, ma è un buon combattente”, ha detto Chavez.

Ecco come si è svolta la lotta.

Il round 1 è stato un inizio lento per Paul e Chavez. Mentre Paul girava e trovò una casa per il suo jab, Chavez non riuscì a sbarcare un singolo sciopero. Il round 2 era più o meno lo stesso, poiché Paul continuava a sentire la leggenda messicana.

I round 3-7 erano estremamente tassidermici da Chavez, poiché Paul trovava i pugni che voleva, ciascuno un microcosmo esatto di quello precedente.

Entro il round 10, Chavez aveva preso il ritmo nei due round precedenti con alcune combinazioni pulite, ma nulla di sorprendente per far emergere un ritorno.

A Paul non importa chi combatte dopo, ma ha ricordato la sua solitaria nemesi, Tommy Fury (11-0, 4 Kos), per “smettere di correre”, stuzzicando una possibile rivincita.

-Il livello di campo

-Media a livello del campo

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Hamdi Adham apporta una prospettiva globale al nostro sito di notizie in qualità di redattore capo degli affari internazionali. Ha conseguito un Master in Relazioni Internazionali presso la London School of Economics e ha vissuto e lavorato in diversi paesi, tra cui Messico, Francia e Sudafrica. Il background multiculturale di Maria le consente di affrontare questioni globali con profondità ed empatia, facendo sì che i suoi articoli trovino riscontro in lettori diversi. [email protected]

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