Le gare stesse occupano gran parte del prolungato runtime di F1, che segue Sonny nel corso della sua stagione di ritorno. Kosinski li spara alla maniera delle battaglie spaziali esterne in Star Wars, tagliando tra Sonny al volante, una serie di osservatori tesi e scatti più ampi della pista.

Piuttosto che immergerci in ogni singola prospettiva, l’obiettivo è darci una panoramica totale dell’evento: illustrando l’alto livello di precisione e focalizzare le esigenze dello sport da parte di tutti i soggetti coinvolti, non solo i conducenti.

Tuttavia, non c’è dubbio che Pitt sia l’attrazione numero uno di F1, anche se c’è un secondo eroe, Joshua Pearce (Damson Idris) – un pilota principiante ansioso di arrivare in cima, che teme che le sue possibilità sono state compromesse a bordo.

Sonny e Ruben tornano a lungo, il che non significa che siano sempre d’accordo, e anche Sonny ha un interesse amoroso, il direttore tecnico della squadra Kate (Kerry Condon), che coava nella progettazione di una nuova auto che si adatta ai suoi bisogni.

Ma non importa molto con chi Sonny sia sparring o flirtare: la relazione centrale nel film è tra Pitt e la telecamera. Anche lui è una vecchia mano che conosce tutti gli angoli del gioco che gioca da quando aveva 20 anni – il che significa che ogni volta che gira la testa, sa come la luce gli colpirà il viso.
Recensione da Jake Wilson

28 anni dopo
★★★★
Ma 15+, 115 minuti, ora mostrando

Sono passati 23 anni da quando lo scrittore Alex Garland, il regista Danny Boyle e il produttore Andrew MacDonald, ha scatenato il virus della rabbia sul mondo e ha ridefinito il genere zombi in 28 giorni dopo (nonostante insisteva che il loro film non fosse affatto un film di zombi). E nella prima di una nuova trilogia proiettata, dimostrano che c’è ancora molta vita in loro vecchie ossa.

I cineasti non sostengono che non è necessaria alcuna conoscenza preliminare del franchise (Garland e Boyle erano solo produttori esecutivi nel sequel del 2007 28 settimane dopo) per entrare nell’ultima incarnazione dell’Hellscape d’Inghilterra dopo lo scoppio. E mentre aggiunge senza dubbio qualcosa per aver visto i film precedenti, sono in gran parte proprio in questo. Come The Walking Dead ha reso perfettamente chiaro, non hai bisogno di una storia di origine quando il mondo che hai creato è completamente arricchito come questo. Anche se la carne è in un orribile stato di decadimento.

Devi correre, correre, correre, correre, correre: Aaron Taylor-Johnson e Alfie Williams in 28 anni dopo.credit: AP

Iniziamo qui sull’isola di Lindisfarne, al largo della costa dell’Inghilterra nord-orientale. Questo dà i nostri protagonisti: Aaron Taylor-Johnson nei panni di Jamie, Jodie Comer come Isla e Alfie …

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Raghib Khairi rappresenta una ventata di aria fresca nel nostro team editoriale, concentrandosi su cultura, stili di vita e storie di interesse umano. Con una laurea in letteratura inglese conseguita presso l'Università della California, Berkeley, Emily ha un talento naturale per la narrazione. Ha trascorso gli ultimi cinque anni scrivendo per diverse riviste e blog di lifestyle, dove il suo stile accattivante e le sue osservazioni perspicaci hanno affascinato il [email protected]

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