Ricardo Daras come John. MARANO TADET
Didascalia a disattiva
L’Eternaut inizia su Netflix con un colpo di una barca a vela presa in prestito in una bellissima notte di estate. Le luci di Buenos Aires scintillano sullo sfondo come tre ragazze delle scuole superiori che hanno bevuto più di quanto dovrebbero brindare a “tutte le cose belle che attendono”.
Mentre si abbracciano, non notano le luci della città che si oscurano dietro di loro. Stanno guardando dall’altra parte, in uno strano bagliore verde nei cieli: la prima indicazione che la loro storia si basa su un romanzo grafico di fantascienza di un potere di resistenza insolito.
La loro barca inizia a scuotere e una delle ragazze pop sotto il mazzo per scoprire che il loro GPS non funziona. Né è il suo cellulare. Quindi sente un tonfo e guarda fuori una finestra con orrore come prima, poi l’altra delle sue amiche crolla. I suoi occhi e la telecamera si aggiustano su un singolo fiocco di neve.
In città, quando l’elettricità si spegne, alcuni vecchi amici che si sono radunati per giocare a carte lo ingannano fino a un’altra interruzione di corrente. Ma mentre scherzano su questo, sentono scoppi forti fuori. Vanno alla finestra e vedono anche quello che sembra neve.
“In estate?” Ci si chiede. Quindi le auto si schiantano e le persone cadono in strada e si rendono conto che qualcosa all’esterno è tossico.
Uno dei giocatori di carte, Juan, cerca di chiamare sua figlia, ma non funziona nulla di elettronico. Quindi gli altri si arrampicano per aiutarlo a girare ciò che possono trovare intorno alla casa ingombra – una vecchia maschera a gas, abiti impermeabili, guanti – in una sorta di protezione. Protezione contro cosa, non sono sicuri.
E Juan esce – sembra un incrocio tra un astronauta e un sub profondo – in un Buenos Aires allo stesso tempo familiare e spettrale. Attraversa i cadaveri apparentemente abbattuti a metà gesto-due poliziotti che avevano chiacchierato attraverso un finestrino dell’auto, un riparatore di linee elettriche sospese in aria, appoggiandosi all’indietro, senza vita in cima a un palo del telefono. E ovunque vada, c’è una leggera spolverata di neve apparentemente tossica.
Andrea Pietra come Ana, Carla Peterson come Elena, Marcelo Subiotto a Lucas. Marcos Ludevid/Netflix …