La città di Bruxelles ha reso omaggio al dramma di Heysel giovedì durante una cerimonia organizzata 40 anni dopo il disastro, dove 39 persone sono morte il 29 maggio 1985 sono morte durante la finale della Coppa dei Champions tra Juventus e Liverpool.

Secondo fonti, anche da cinque a seicento persone erano rimaste ferite dopo che i sostenitori inglesi avevano causato un enorme movimento di folla nella Z Tribune dove si trovavano principalmente gli italiani.

La maggior parte delle vittime aveva ceduto calpestato o soffocato sotto pressione.

AFP

Alla presenza del sindaco (sindaco) della città, Philippe Close, gli ambasciatori dell’Italia e della Gran Bretagna in Belgio, famiglie di vittime, di testimoni, da due a trecento persone si sono raccolte davanti al memoriale costruito davanti al recinto (rinominato Stade Roi Baudoin) dove sono state installate 39 luci.

Una targa posta sulla facciata della Tribune principale menziona i nomi delle 39 persone che hanno perso la vita nel 1985, trentadue italiani, quattro belgi, due francesi e un nord irlandese, in quella che rimane la peggiore catastrofe legata al calcio in Belgio.

I nomi delle 39 vittime sono stati dichiarati da Gianluca Pessotto, ex giocatore della Juventus, ora leader del club.

Allo stesso tempo, è stata organizzata una cerimonia in Italia vicino allo stadio della Juventus a Torino con l’inaugurazione di un memoriale, opera dell’artista Luca Vitone che porta il nome di “Verso Altrove” (verso altrove). È a spirale a 65 metri di lunga durata a tre metri da terra.

AFP

Club inglesi vietati

A seguito di questo dramma, a Liverpool era stato proibito da qualsiasi partecipazione a una competizione europea per 10 anni, una sentenza infine ridotta a sei anni. Agli altri club inglesi è stato proibito dalla Coppa Europa per tre anni (una penalità che aumenterà a cinque anni dopo gli overflow di teppisti inglesi durante Euro-1988 in Germania).

Alla fine di un processo che si era diffuso tra ottobre 1988 e aprile 1989, la giustizia belga aveva condannato quattordici teppisti inglesi a tre anni di carcere sospesi.

Il segretario generale di …

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Enrico Leo ha trascorso oltre un decennio occupandosi di eventi e questioni politiche negli Stati Uniti. Si è laureato in scienze politiche all'Università di Harvard e ha iniziato la sua carriera presso il prestigioso Washington Post, dove ha affinato le sue capacità di giornalista investigativo. John ha una spiccata capacità di analizzare complesse narrazioni politiche e di presentarle in modo che il grande pubblico possa [email protected]

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