Alexander Skarsgård in Murderbot, che inizia venerdì su Apple TV+. Apple TV+ Hide Didascalia
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Ogni settimana, il critico televisivo NPR Eric Deggans scrive di ciò che sta guardando. Leggi la colonna della scorsa settimana qui.
Ripensaci a un tempo circa sei anni fa, prima dell’esplosione dei servizi di streaming che includeva Apple TV+, ed è difficile immaginare uno show televisivo come Murderbot.
Non solo perché la sua stella, l’attore Dreamboat Alexander Skarsgård, potrebbe essere più concentrata sui grandi film. Ma perché gli straordinari effetti speciali e la produzione di alta qualità coinvolti nello sviluppo di un progetto dall’ambiziosa serie di fantascienza di Martha Wells, The Murderbot Diaries, potrebbero essere un tratto anche per un film importante-per non parlare di una serie TV su una piattaforma che lotta per costruire grandi colpi.
In effetti, Murderbot è l’ultimo esempio di una tendenza che ho notato sullo streaming TV: spettacoli di fantascienza e fantasia produtti squisitamente che potrebbero non essere visti al di fuori di una base di fan-ma-passionata.
L’omicidio di Apple TV+, debutto venerdì, ha parecchi tratti distintivi della TV di alta qualità. Non solo Skarsgård è magnifico nel suonare un cyborg che è diventato segretamente un essere artificiale indipendente e libero di pensiero: è in una serie creata e prodotto esecutivo da Chris e Paul Weitz, fratelli che hanno lavorato a film acclamati come About A Boy e American Pie.
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Murderbot prende il suo titolo dal nome del personaggio robot di Skarsgård si è segretamente dato – in realtà è una “unità di sicurezza” in affitto da una gigantesca società come una guardia del corpo ad alta prestazione. Lo spettacolo percorre una linea sottile tra la commedia più oscura e l’azione di fantascienza, mentre Murderbot finisce per proteggere un gruppo di “scienziati hippie” che esplorano un pianeta misterioso.
Mentre scoprono una serie crescente di sfide mortali avvolte in una bizzarra cospirazione, Murderbot deve decidere se è nel suo interesse aiutare effettivamente questi sfortunati clienti che riesce a malapena a tollerare.
Gli spettatori conoscono Murderbot ascoltando i suoi pensieri interni in un monologo, in cui confessa di odiare il prolungato contatto visivo con gli umani e chiedono perché il gruppo che sta proteggendo sia così all’oscuro. Ma invece di cucinare …