Murderbot ★★★ ½

Pulpy e irriverente, Murderbot è un mash-up della filosofia di fantascienza, dell’azione della creatura e dell’ansia esistenziale. Guidato dal tono asciutto e non tra loro del suo protagonista-un cyborg canaglia interpretato da Alexander Skarsgard che ha acquisito il libero arbitrio e si è ribattezzato in modo uniforicamente Murderbot-questa serie furba e talvolta sovversiva sembra un mix di Robocop e una vecchia seriale di avventura, completa di scaler e episodi di 25 minimi. Se dovessi etichettare il suo stile sciocco e satirico, opterei per Philip K. Dick-Head.

Alexander Skarsgard interpreta un cyborg nella commedia d’azione futuristica Murderbot.

Lo spettacolo è ambientato in un futuro che spruzza la galassia, in cui Murderbot viene assunto come secunit (unità di sicurezza) su stazioni minerarie e spedizioni esplorative.

L’hacking della sua programmazione avrebbe dovuto essere un trionfo, ma Murderbot non può fare nulla per attirare l’attenzione sulla loro libertà per timore che i suoi proprietari ricicli immediatamente il loro mix di parti di macchine e carne umana. Il meglio che può fare è guardare in modo segreto i saponi spaziali scaricati come l’ascesa e la caduta di Sanctuary Moon (che vediamo brevemente) e cerchiamo di evitare il contatto visivo con gli umani vicini.

Adattato dal primo romanzo nella serie di Diaries Murtbot di Martha Wells, questo spettacolo non si estende mai. Una volta che Murderbot arriva su un pianeta alieno instabile con un gruppo di “scienziati hippie”, ogni episodio presenta una nuova sfida nel mantenere in vita i clienti ingenui e la sua mancanza di vincoli di sicurezza.

In senso orario da in basso a sinistra: Akshay Khanna, Tattiawna Jones, Sabrina Wu, David Dastmalchian, Noma Dumezweni e Tamara Podemski a Murderbot.

Ma più a lungo trascorrono insieme, più alcuni degli scienziati crescono fino a Murderbot. Il leader Mensah (Noma Dumezweni) è premuroso, ma Ratthi (Akshay Khanna) vuole solo flettersi di essere amici di una secuno.

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I creatori dello spettacolo, i fratelli regista Paul e Chris Weitz, hanno vari crediti che abbracciano la torta americana originale sulla saga di Twilight: New Moon e Rogue One. La loro versatilità li ha tenuti occupati ma mai fiorenti, eppure lo slancio mordante sembra adattarsi a loro. Skarsgard è decisamente a casa. L’attore ha sempre cercato di schivare i suoi look da protagonisti giocando a sociopatici o goofball, quindi una macchina per uccidere autoironici con una faccia immobile sembra una progressione naturale.

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Raghib Khairi rappresenta una ventata di aria fresca nel nostro team editoriale, concentrandosi su cultura, stili di vita e storie di interesse umano. Con una laurea in letteratura inglese conseguita presso l'Università della California, Berkeley, Emily ha un talento naturale per la narrazione. Ha trascorso gli ultimi cinque anni scrivendo per diverse riviste e blog di lifestyle, dove il suo stile accattivante e le sue osservazioni perspicaci hanno affascinato il [email protected]

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