Immagini fondamentali
I film sportivi sono disponibili in tutti i sapori. Prendi Luca Guadagnino’s “Challengers”, che attira un parallelo elegante e frenetico Tra gli atleti coinvolti nel triangolo dell’amore centrale della sua storia e il loro amore appassionato per il gioco del tennis. Guadagnino capisce come ravvivare un dramma che prospera su questa complessa dinamica, risultando in un film sportivo che sembra fresco ed eccitante. D’altro canto, abbiamo film sportivi intensamente drammatici come “The Iron Claw”, che drammatizza la tragedia della vita reale della famiglia von Erich pur fiorendo come un’esperienza cinematografica. Poi ci sono storie che non esplorano le sfumature di uno sport o approfondiscono troppo nel dramma ma rendono comunque un film di genere decente e divertente, anche se facile da trascurare. Questo ci porta al “Hardball” di Brian Robbins, un film su un protagonista moralmente grigio che lotta per trovare la salvezza nell’allenamento di una squadra di baseball piena di talenti in aumento.
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In “Hardball”, Keanu Reeves gioca a Conor O’Neill, un non scrupoloso Gambler/Ticket Scalper il cui debito si è accumulato fino al punto di preoccupazione legale. Quando O’Neill non ha più nulla su cui scommettere, mette gli occhi sul conto di suo padre defunto – una decisione compulsiva che inevitabilmente porta a conseguenze sgradevoli. Mentre tali circostanze dovrebbero trasmettere la tragica disperazione che alimenta il gioco d’azzardo incontrollato (qualcosa di esplorato con grande complessità in film migliori come “California Split” o “Uncut Gems”), “Hardball” non riesce costantemente a fare appello alle nostre emozioni. Anche con Reeves che si riversava il cuore nella compulsività senza speranza di O’Neill, la sceneggiatura non trasmette questa urgenza abbastanza bene per noi da preoccuparci.
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Ma “Hardball” non è tutta mediocrità deludente. Sebbene possa mancare di una certa profondità, è ancora un dramma sportivo che è chiaramente pensato per essere stimolante. Dopotutto, il film è vagamente basato su “Hardball: A Season in the Projects” di Daniel Coyle, che esamina le sfide affrontate da una squadra di baseball della Little League da un progetto abitativo di Chicago, insieme al trionfo guadagnato duramente di coloro che si spingono ai limiti. Con questo in mente, diamo un’occhiata più da vicino al film.