Peccatori
★★★
CTC, 137 minuti. Nei cinema giovedì 17 aprile
Lo scrittore-regista afroamericano Ryan Coogler ha dato a Marvel i suoi più grandi successi degli ultimi anni con i suoi film di Black Panther, ma sta correndo un rischio con questo-un’escursione nelle tratti più profondi del gotico meridionale accompagnato dalla musica blues e molta interferenza dal supernaturale.
Michael B. Jordan e Michael B. Giordan
Siamo nel Delta del Mississippi nel 1932 e il bigottismo razziale governa ancora, ma nella città di Clarksdale, la comunità locale di mezzadri neri sta scrollando di dosso i suoi problemi prendendo i piaceri della scena musicale blues in rapida crescita.
È qui che entra in gioco Michael Jordan, un normale collaboratore di Coogler – cast in un doppio ruolo di Smokestack Brothers, gemelli identici che si definiscono fumo e stack. Nati a Clarksdale, hanno lasciato la casa per servire durante la prima guerra mondiale e si sono trasferiti a Chicago proprio mentre le sue guerre di gang dell’era del proibizionismo stavano scoppiando. Ora sono tornati, indossano abiti affilati, mostrando un impressionante grado di atteggiamento e portando una scorta di alcol di bootleg per iniziare un Juke Joint in mostra il blues.
Hanno comprato una vecchia segheria per ospitare il loro speakeasy e sono determinati a organizzare la loro festa di apertura a poche ore dal loro arrivo. La drogheria cinese-americana locale sta facendo la ristorazione e ogni giocatore di blues nel quartiere viene assunto per esibirsi.
E finora tutto bene. Il compositore del punteggio, Ludwig Göranssen, ha fatto molte ricerche sui blues e sui suoi inizi, in tournée nei musei del Blues del sud prima di sedersi per scrivere, e Coogler ha trascorso del tempo a educare se stesso sulla storia della cultura afro-americana e di come è stato modellato dai rituali e dalle credenze importate dall’Africa. E per il primo tempo del film, tutte queste cure mostrano ciò che senti e vedi sullo schermo. È un melodramma spudorato ma fatto con un’intelligenza vivace e molta scorta.
La performance di Jordan è infusa con Verve e Variety abbastanza da placare la tua confusione e aiutarti a distinguere un fratello dall’altro, e il dialogo è salato e sardonico. La trama assume anche alcuni colpi di scena promettenti mentre i fratelli si riconnettono con le donne che hanno lasciato alle spalle. Il fumo ha sempre amato Annie (l’attrice britannica nigeriana Wunmi Mosaku), un guaritore con molta fiducia nella magia popolare, mentre Stack sta facendo del suo meglio per resistere alle aperture della sua innamorata d’infanzia, Mary (Hailee Steinfeld), la cui genitore misto le permette di passare come bianco, sebbene non lo voglia.